Competenze

Facilitatore e formatore aziendale

L’agente facilitatore è colui che promuove il cambiamento, accompagnando i singoli individui, i gruppi di appartenenza e infine tutta l’organizzazione, dalla consapevolezza dei problemi comunicativi ed organizzativi, alla loro risoluzione, attraverso un lungo processo autogenerativo.

contribuire al miglioramento e allo sviluppo dell’impresa; rispettare la natura umana e contribuire alla creazione di un ambiente di lavoro felice e sereno, in cui valga la pena di lavorare; esprimere pienamente le capacità umane e possibilmente svilupparne le innumerevoli possibilità”.

Il soggetto facilitatore è quella figura coinvolta nel Circolo di Qualità che agisce sia a livello dell’organizzazione, in quanto questi promuove e coordina l’attività dei diversi gruppi di un “Programma Circoli della Qualità”, sia a livello dei singoli gruppi, in quanto li assiste in fase di avvio, si occupa della formazione dei leader, gestisce eventuali problemi organizzativi; facilita lo svolgersi dei lavori favorendo la massima produttività e la libera espressione all’interno dei gruppi.

E noi formatori-consulenti-facilitatori abbiamo il dovere di coinvolgere il committente in maniera tale da portarlo a considerarsi parte attiva di tutto il processo formativo: l’interazione con la consulenza esterna è fondamentale ma lo è altrettanto non abdicare alla propria intelligenza e sensibilità, cercando per comodità e pigrizia di delegare totalmente ”all’altro” la soluzione dei propri problemi.

La relazione consulenziale che vede l’incontro dei due soggetti (il formatore-consulente-facilitatore ed il committente) deve tendere a considerare la formazione come un investimento finalizzato allo sviluppo dell’organizzazione tramite un perfezionamento degli individui, operando sia sul piano dell’organizzazione che su quello soggettivo, cercando di soddisfare, con un’unica risposta, i bisogni di apprendimento, sviluppo professionale e legittimazione dei ruoli destinatari dell’intervento.